CASA SANTA CHIARA
e il suo ineguagliabile spirito ricreativo presentano:
COME INVENTARSI UNA VACANZA DURANTE IL LOCKDOWN
(Memorie di chi c’era…).
Il “Temporary-Center” di Colunga era il posto dove alcuni nostri amici, che si erano ammalati di Covid 19, sono stati accolti dopo il periodo in ospedale per fare una convalescenza un po’ più lunga in un ambiente ludico e gioioso: una “vacanza” in mezzo al verde!
I giorni trascorsi sono letteralmente volati; vivere l’arrivo di ognuno di loro è stato commovente: portavano con sé i segni della sofferenza ma anche una carica di vita! Credo che tutti noi abbiamo ricevuto tanto da questa esperienza. NOI CHI?? E qui viene il bello! Un NOI vario che ha provato di esprimere ciò di cui è fatta Casa Santa Chiara: ragazzi, volontari, amici, operatori… persone che solitamente ricoprono ruoli in ambiti diversi hanno convissuto insieme e sono state bene! Ognuno si è messo in gioco esprimendo caratteristiche personali…
Potrei raccontare di chi proponeva ginnastica dolce, partite di calcio, lavori di laboratorio, chi aveva conoscenze sanitarie “da paura!!!”, ciò che contava però non era solo “il fare” ma erano gli sguardi, l’ascolto, era “l’esserci” gli uni per gli altri!
Sapete quando ci si prepara per una vacanza? C’è euforia, aspettativa e anche una piccola “zona grigia” che ti dice: “speriamo vada tutto bene” …e così è stato per me quando mi hanno chiesto di partecipare a questa “avventura”. Poi sono partita e mi sono immersa in nuove abitudini, relazioni ed entusiasmi che nel quotidiano avevo un po’ perso di vista, atteggiamenti che il tran tran aveva soffocato.
Ma come ogni vacanza era destinata a finire e, se da un lato significava aver vinto la malattia e vedere i nostri amici ritornare alla loro casa e alle loro figure stabili, dall’altra parte ha fatto emergere malinconia. Questa sensazione la conosco bene, ce l’ho alla fine di ogni bella esperienza (cicli scolastici, vacanze da sola o dopo i turni da giovane a Sottocastello). E’ un sottile dolore che sento perché so che perderò qualcosa che inconsapevolmente poi sempre più chiaramente ha inondato la mia vita di bellezza, ha aggiunto valori e sensazioni degne di nota, mi ha fatta stare bene!
Ringrazio Alessandro, Luciano, Paolo, Simona, Luca, Angela, Antonella, Enrico, Marcella, Jr, Rebecca, Filippo e Donatella per la pazienza, la carica e la testimonianza che mi hanno dato ma soprattutto ringrazio Antonella, Daniela, Sergio, Renato, Silvana e Vincenzo perché è grazie a loro che la ruota è girata; è grazie a loro che certi ingranaggi che spesso rischiavano di arrugginirsi per parole (anche) inutili sono stati oliati e hanno funzionano bene!
Felice di esserci stata!!
Marianna Dallacasa
Qui la copia integrale del giornalino con altri articoli molto interessanti al suo interno