Quale gioia mi dissero … andremo
(alla Festa dell’ Amicizia il 10.10.10)
No, non spaventatevi, non è la data della fine del mondo!
E’ una data da segnare nel calendario dei vostri impegni, perchè è il giorno della Festa dell’Amicizia di Casa SantaChiara (quest’anno più che mai una festa da 10!).
Si , si vuole fare festa, perchè fa parte della nostra vita e della nostra comunità. Questo appuntamento annuale, così importante, vuole coinvolgere tutti: amici, parenti, ragazzi, famiglie, volontari… e tutte quelle persone che in qualche modo ruotano attorno a Casa Santa Chiara.
Si, vogliamo incontrarci perchè è bello stare insieme.
Vogliamo incontrarci perchè è l’occasione per scambiarci le nostre esperienze, la nostra vita, le preoccupazioni e le gioie di ogni giorno. Fermiamo per un giorno il tempo del fare e lasciamo che sia il tempo dell’incontro dell’ ascolto, della preghiera, e perchè no del momento conviviale che nella nostra festa non deve mancare mai. Qualcuno forse è la prima volta che viene alla Festa dell’ Amicizia o perchè è stato trascinato da qualche amico o amica, oppure perchè è stato a Sottocastello a fare un servizio di volontariato e vuole continuare in qualche modo ad essere vicino a Casa Santa Chiara. Certamente trascorrere le vacanze in montagna è un esperienza di vita che lascia il segno e scuote le nostre coscienze. Non si può mai dimenticare il sorriso dei nostri ragazzi quando condividono con noi la stessa esperienza.
E questo sorriso lo ritroviamo anche alla Festa dell’ Amicizia; lo ritroviamo nei pomeriggi al Ponte, nelle Domeniche quando si è ospiti nelle parrocchie.
La Festa dell’Amicizia è quindi una giornata di gioia, quella vera, autentica e perciò accogliamo l’invito come dice il Salmo: “ Quale gioia mi dissero: “Andremo…..” Si, andiamo anche noi alla festa e nella S. Messa cogliamo l’occasione di ringraziare il Signore del dono dell’incontro, si perchè la nostra vita è cambiata da quando in qualche modo attraverso le strade più imprevedibili.
Lo abbiamo incontrato nei nostri fratelli e ci impegniamo ogni giorno a mettere in pratica le Sue parole: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare… Avevo sete e mi avete dato da bere…” Che la Festa dell’Amicizia sia e rimanga sempre un segno di gratitudine verso Il Signore e la Madonna che continuamente giorno e notte vegliano sulla nostra Comunità.
Daniele Guasti
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