AFFIDIAMOCI A MARIA

Cominciare ad uscire dalla pandemia con il mese di maggio lo considero di buon auspicio. Amo vedere una bella coincidenza, anche se il cammino durerà oltre il mese.
La storia è ricca di eventi che hanno segnato la fine di calamità, legata o coincidente con qualche segno particolare di devozione a Maria. La tradizione della discesa nella città della madonna di San Luca dal colle della Guardia per invocare la pioggia o per far tornare il bel tempo è certamente significativa.
La storia di Casa S.Chiara registra molti momenti legati alla devozione alla Madonna. Fin dagli inizi, nel 1961, Adina volle collocare nella casa di via Pescherie Vecchie, in una saletta adibita a cappella, una statua lignea dell’Immacolata di Lourdes, fatta arrivare da Ortisei. Quella statua ha accompagnato e vigilato l’apertura dei nuovi gruppi. La portiamo con noi quando organizziamo la festa dell’amicizia in ottobre a Villa Pallavicini, o celebriamo la festa dell’8 dicembre nella palestra di Villanova.
Alla Madonna sono affidate le iniziative promosse da Casa S.Chiara.
A Maria, Regina delle Dolomiti, è dedicata la cappellina esterna a Sottocastello.
Una statua dell’Immacolata è collocata nella facciata della casa dei ragazzi, costruita a Villanova nel 2008. E la immagine della Madonna di Medjugorie vigila dal 2014. sulle attività e sui giochi dei ragazzi nella sala dell’amicizia a Sottocastello.
Dunque un legame tra Maria e Casa S.Chiara c’è sempre stato. Esso corrisponde al pensiero di Aldina che metteva sotto la protezione di Maria le diverse iniziative, specialmente i gruppi famiglia, inaugurati spesso in prossimità della festa dell’Immacolata. I pellegrinaggi a Lourdes e a Medjugorie confermano questo riferimento importante.
Oggi, nella non facile e complessa situazione che si è creata a seguito della pandemia, sentiamo un più forte bisogno della vicinanza di Maria.
Ci affidiamo alla sua protezione, ma vogliamo anche capire come possiamo rispondere al suo invito a volerci bene.
Essa ripete anche a noi quello che disse in occasione delle nozze di Cana ai servitori del banchetto di nozze: “Fate quello che Gesù vi dirà”.
La nostra devozione a Maria non deve essere solo quella di domandare grazie, aiuto, protezione…Dobbiamo capire e attuare quello che Gesù ci chiede proprio in questo momento.
E’ ciò che dà il senso più vero al nostro rapporto con Maria.
don Fiorenzo

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La pandemia Coronavirus sta facendo vivere giorni difficili anche alla nostra comunità di Casa S. Chiara. I Centri e Il Ponte hanno dovuto sospendere le loro attività; i Gruppi/Case famiglia continuano “quasi come prima”, grazie al generoso impegno degli operatori; con la presenza di educatori e di volontari è stata aperta una residenza temporanea a Colunga dove le persone che furono ricoverate proseguono la convalescenza, prima di rientrare nella Comunità alloggio di Prunaro. Viviamo nell’incertezza per un “ritorno ad una normalità” ancora lontano, siamo consapevoli che saremo costretti ancora molto tempo “al necessario distanziamento sociale” ma stiamo già pensando ad un futuro che non vorremmo troppo diverso da quello vissuto fino ad oggi. Ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti: Volontari, Operatori Socio Sanitari, Educatori e di maggiori risorse economiche per far fronte ai nuovi costi per “operare in sicurezza” sia nelle nostre strutture, che nelle attività. Nel frattempo stiamo cercando di mantenere i rapporti tra le persone in modo da non escludere nessuno per “sentirci vicini anche se lontani”. Anche noi, come tutti, aspettiamo di vedere nel nostro cielo quell’arcobaleno che ci segnala che il peggio è passato e che è in arrivo, finalmente, il bel tempo.

