Due giorni dei volontari a Sottocastello
18-19 marzo 2017.
Trentacinque volontari, giovani e meno giovani, si sono ritrovati a Sottocastello il 18 e il 19 marzo. Nel primo incontro, nel pomeriggio di sabato, Elia ci ha organizzati in rigoroso ordine di nascita; sono cosi diventate simbolicamente evidenti le radici e poi i rami e i frutti della comunità Casa Santa Chiara. Superate le prove di una divertente caccia al tesoro, a piccoli gruppi, sono state ripercorse le motivazioni e i valori che nel tempo hanno portato a formare i gruppi famiglia, la casa di Sottocastello, i centri; ognuno dei presenti ha ricordato i momenti essenziali della sua esperienza e del suo incontro con il mondo e le persone di Casa Santa Chiara. Al termine della serata don Francesco Vecchi ha presentato due motivazioni dell’agire di Aldina: l’amore per il prossimo e la fede, di cui è stata testimone per tutta la vita. La riflessione di don Francesco è proseguita anche domenica mattina sulla base di alcune domande fondamentali: “Chi è il volontario? Esiste anche la disabilità spirituale? Fin dove siamo disposti ad amare gli altri?” La messa a dimora di un pino mugo, vicino alla cappellina, ha concluso, nel ricordo di Aldina, una due giorni significativa e ricca di spunti che ci accompagneranno a lungo.
Paolo Galassi
Qui la copia integrale del giornalino con altri articoli molto interessanti al suo interno